La copertina, anche conosciuta con i suoi corrispettivi in lingua inglese cover e artwork, è l'elemento visuale di una pubblicazione musicale. Il termine viene anche usato in senso più ampio per indicare il supporto che contiene una determinata uscita discografica. Le copertine hanno diverse finalità, tra cui quella di promuovere un artista, comunicare l'idea che sta alla base della sua musica e offrire un approccio visivo alla sua musica. Le loro dimensioni e proporzioni dipendono dal tipo di pubblicazioni che esse contengono
Nel 1939, Alex Steinweiss, in qualità di direttore artistico presso la Columbia Records, introdusse un cambiamento radicale nell’industria discografica, potremmo dire una vera rivoluzione. Questo geniale artista visivo propose l’idea di rivestire i dischi con copertine illustrate, trasformando così il packaging da una semplice protezione anti-polvere in un mezzo espressivo e accattivante. Questo cambiamento non fu solo estetico, ma segnò l’inizio di una nuova era nella presentazione dei prodotti musicali
Le copertine dei dischi illustrati da Steinweiss inaugurarono un’era di sinergia tra musica e design visivo, in una integrazione che ha permesso di trasmettere visivamente il tono, il genere e il messaggio dell’album, offrendo al pubblico un’esperienza sensoriale più completa e coinvolgente. Da quel momento in poi, le copertine sono diventate una componente essenziale dell’esperienza musicale, fungendo da complemento e arricchendo l’ascolto.
Dalle copertine agli interni, offriamo design completi per album musicali ma anche libri o piccole edizioni, assicurandoci che ogni pagina rispecchi la tua visione artistica.
Ecco alcuni esempi di progetti completi di edizioni grafiche realizzati in campo artistico.
La tesi esplora le analogie nel mondo audiovisivo, tracciando un percorso che va dal suono, come oggetto, al segno, come traccia. Attraverso analisi di tecniche, e filosofie si indaga come questi elementi si intreccino per dare vita a opere d'arte contemporanea, riflettendo sulle modalità in cui visione e audio collaborano per esprimere le idee e le sensibilità del nostro tempo.
Un progetto che esprime il suono nel suo significato più mutevole attraverso un linguaggio grafico aniconico e soggettivo, catturando l'essenza di ogni attimo sonoro.
Esplorazione della Musica Sacra di Vivaldi tramite un'analisi grafica dell'architettura barocca siciliana e dell'anatomia umana, creando nuove visioni "Iper-Barocche" del corpo e del suono.
La tesi di Serena si presenta in un cofanetto rivestito in tessuto nero, realizzato a mano e ispirato ai vecchi vinili da 45 giri. All'interno, sulla destra, si trova l'edizione grafica stampata da Bandecchi e Vivaldi di Pontedera. Il cofanetto contiene anche una matrice in plexiglass, creata come parte delle ricerche artistiche della tesi, e una stampa su carta nera con inchiostro bianco, realizzata utilizzando la stessa matrice. Il tutto è racchiuso in una busta nera per dischi, richiamando la tipica tasca laterale delle cover dei vinili.
Dalla carta allo schermo,
l’oggetto sonoro si muove e lo fa in milioni di miliardi di lingue differenti.
E’ onniscente e si diverte ad apparire,
interpretato nei segni di uno spartito grafico;
nell’interfaccia di un software per l’audiovisivi; o tra le corde e i tasti di uno strumento.